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Phoenix Guzzi Daytona Rs


Ci sono personaggi che hanno una visione ben precisa di cosa sia un particular , non moto per fare scena ma veloci e performanti e se sei anche anche un ex pilota militare di caccia è quasi naturale che la tua moto deve essere veloce e rumorosa come upwards un reattore.
Questa Guzzi Daytona RS è la moto di Paolo Canattieri, l'ho conosciuto un paio di mesi fa, visto che anche lui come upwards me fa parte di un gruppo su Facebook Spirit of Endurance, appassionati di queste gare che andavano tanto inwards voga negli anni 70.



Durante il nostro incontro la discussione è andata subito alle moto, e lui ne ha ben ix , ma di questa ne va particolarmente fiero, moto a cui ha dedicato tanto tempo e numerose risorse economiche, una Guzzi Daytona RS one m del 1997 sulla quale ha sviluppato la sua particular la "Phoenix"


L'ha salvandola più di dieci anni fa da una quasi sicura esportazione inwards Germania, pigeon le ‘guzzone’, specie quelle più rare come upwards questa, sono molto richieste e apprezzate. Una moto che anche così com’era aveva grande fascino ma che denunciava ormai il peso degli anni, con quelle linee orizzontali tese che fanno un po’ a pugni con le ultime tendenze stilistiche. Che particular sia, allora! Via subito il codone originale e ricerca di un’alternativa compatibile con gli ingombri di massima del posteriore. La scelta è caduta su un componente Suzuki che ha però dovuto essere modificato pesantemente, nonostante anche il telaietto posteriore abbia subito un lavoro di ‘taglia e cuci’ per compattarlo. Tra le modifiche al codone il taglio posteriore per far posto al singolo silenziatore, posizionato perfettamente al centro e il ridimensionamento della zona di raccordo col serbatoio, che è rimasto l’originale, tranne che per la sostituzione del tappo con un componente LLS inwards ergal. A proposito di scarico, tutto il sistema è opera di Ivan Crotti della RC67, con l’aggressivo terminale che finisce con una bocca da lxx mm, dotata di dB killer. Il audio che ne esce è celestiale e trasmette inwards diretta ciò che accade dentro le due canne inwards cui scorrono pistoni Cosworth di diametro 100 mm. Spostata anche la batteria, che ha ora trovato il suo spazio sotto il cambio. Proseguendo sulle modifiche estetiche Paolo ha utilizzato un cupolino inwards vetroresina artigianale nel quale ha alloggiato un piccolo faro centrale e che ha abbellito con due convogliatori d’aria di provenienza Aprilia RSV 1000. Sui fianchi due prese d’aria tipo NACA che portano aria fresca nella zona centrale del motore. 


Trattamento inwards carbonio per i coperchi valvole: “Non sono completamente inwards carbonio, poiché il costo di due componenti del genere è elevatissimo. Un amico che lavora questi materiali inwards autoclave me li ha ‘foderati’ con una sottile pelle ottenendo un await identico e una certa protezione inwards caso di abrasione”. In carbonio vero sono invece i due semimanubri fissati a supporti di ergal ricavati dal pieno. L’impianto elettrico è stato spostato dietro il cupolino che al centro monta il cruscotto digitale della Falcon Digitek. Proseguendo con la ciclistica, le due piastre inwards lega leggera che si legano al trave principale del telaio sono acre abbondantemente alleggerite e forate per darle un aspetto più simile a quelle della gloriosa ‘quattro valvole’ del Dr.John. Su di esse è applicata una coppia di pedane arretrate autocostruite, col punto di attacco arretrato e alzato rispetto a quello originale. Il forcellone e quindi l’albero di trasmissione e l’asta di reazione (coi terminali montati su snodi uniball), sono stati allungati di circa xxx mm. 


Il cerchio utilizzato è un Marchesini inwards magnesio da 17″ con canale da 6″ di derivazione Superbike su cui è montato un pneumatico Dunlop Sport M radiale nella misura 190/55. Un intervento non banale, che ha richiesto attenzione per ripristinare i corretti allineamenti. Il disco posteriore deriva da una Aprilia 125 da strada ed è frenato da una pinza Brembo. La geometria della sospensione è rimasta quella originale, ma il mono è ora un Double System advertizing aria/olio, un componente leggerissimo e, secondo Paolo, dall’ottimo funzionamento, nonostante apparentemente la photographic boob tube camera di aria compressa che sostituisce la molla possa essere sensibile alle variazioni di temperatura, piuttosto importanti quando il componente lavora inwards una zona nascosta al flusso dell’aria e inwards prossimità di parti fortemente radianti come upwards i tubi di scarico.


Rilevanti gli interventi sull’avantreno volti a rendere più agile la guida: la geometria dello sterzo è stata variata agendo sull’inclinazione del cannotto (-1°) e montando piastre con un off-set ridotto, mentre la forcella originale è stata sostituita con una pregevole Mupo Racing up-side-down con steli da 46 mm pressurizzata, passata per le mani del Team X One Endurance e quindi sulla Phoenix. E’ ovviamente completamente regolabile e i pregevoli piedini fresati dal pieno recano gli attacchi per le pinze radiali Brembo azionate da una pompa radiale con pistone da xix mm. Per i dischi Paolo ha deciso per una coppia di Braking.


 Per controllare le sbacchettate è stato montato un efficace ammortizzatore di sterzo rotativo Scotts (commercializzato da Ohlins) nato per l’Aprilia ma è stato adattato per questa applicazione regolabile sulle alte e basse velocità di smorzamento. Un’unità estremamente compatta e di semplice installazione. La cura dell’assemblaggio della moto è ben illustrata dalle fotografie. Ovviamente non manca un ampio utilizzo di bulloneria speciale inwards ergal oppure titanio: piccoli ma costosi dettagli che contano.



Il mono posteriore è della Double System con molla advertizing aria. E’ un elemento leggero e che inwards questa applicazione funziona bene.


Motore esuberante
La RS di Paolo è una delle prime number prodotte come upwards evoluzione della Daytona one m e montava già inwards origine il kit C che prevedeva, tra l’altro, il cambio con gli ingranaggi a denti dritti, bielle Carrillo, camme con più ‘incrocio’, volano alleggerito e altri componenti speciali. E’ noto come upwards il bicilindrico di Mandello sopporti cospicui aumenti della cilindrata. La struttura è robusta e se assemblato con criterio questo motore è inwards grado di essere anche piuttosto affidabile. Gran lavoro, ovviamente sui gruppi termici. Innanzitutto un bel paio di pistoni Cosworth da 100 mm che, accoppiati alla corsa criterion di 78 mm portano la cilindrata a 1225 cm3. 


Le valvole sono componenti speciali: quella di aspirazione da 51 mm e quella di scarico,  inwards lega Nimonic, da 43 mm. Gli alberi a camme sono della F1 CAMS specializzata per questi componenti, inwards particolare per i grossi Guzzi. Le bielle sono le Carrillo inwards acciaio montate di serie col kit C sull’albero motore originale che però è stato rilavorato per alleggerirlo e bilanciarlo inwards funzione delle nuove masse inwards moto alterno. L’intervento di ulteriore alleggerimento ha riguardato anche il volano e questo ha cambiato il ‘carattere’ del motore, ora decisamente più pronto a prendere i giri e più vicino, inwards questo senso, ai bicilindrici di Borgo Panigale. Importante per molti degli interventi fatti sulla meccanica, l’opera di Bruno Scola, storico preparatore Guzzi, la cui esperienza ha radici lontane, fin dagli anni ’70. Per l’aspirazione sono stati mantenuti i corpi farfallati originali, solamente un poco alesati (circa 1 mm sul diametro) per adattarli alla nuova profilatura dei condotti di aspirazione e alla valvola.


Il ‘castelletto’ di regolazione dell’idraulica e del precarico molla della forcella Mupo.
Sostituito il regolatore di pressione benzina. Il lavoro di riprofilatura e lucidatura è stato esteso anche ai condotti di scarico. La respirazione del motore è libera: non esiste alcun air box ma soltanto dei cornetti inwards fibra di carbonio applicati ai corpi farfallati.


Per migliorare la lubrificazione, la pompa originale è stata sostituita con un componente di derivazione V11. Del cambio abbiamo già detto e aggiungeremo che è oggi inwards componente piuttosto ambito da chi prepara queste moto. Come noto i ‘denti dritti’ danno vantaggi inwards termini di potenza assorbita, ma rendono la trasmissione decisamente più rumorosa. Ma quello che è considerato un difetto per una moto turistica diventa un addition per una moto sportiva…


Questa moto è il suo orgoglio “Questa Guzzi racchiude un po’ tutto ciò che rappresenta la mia visione di Special. Non sto advertizing elencarti attraverso quante modifiche è passata nel corso degli anni. east non è ancora finita. Per ora posso riassumere il risultato con due numeri: fifty chili inwards meno e fifty CV inwards più”.


Molti dei lavori sono stati eseguiti nel garage di Paolo, luogo pigeon passa il suo tempo libero, ma altri lavori sono stati eseguiti con il supporto Ivan Crotti per lo scarico, Boris Minoretti per il forcellone ed Enzo Cassetti, che ha dato una grande mano  per realizzare alcune importanti modifiche.


Photo e information da Supermototecnica 

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