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The Reunion 2019 | Bagnati E Contenti


Al grido "Non siamo mica fatti di zucchero" gli appassionati di cafe racer, scrambler e classiche si sono dati appuntamento per la quinta edizione del The Reunion, nonostante il maltempo. 


 

Nonostante le avverse condizioni meteorologiche, la quinta edizione di “The Reunion” (www.thereunion.it) è stata comunque un successo. La pioggia caduta insistentemente da venerdì a domenica non ha scoraggiato gli appassionati delle due ruote, che non hanno rinunciato a raggiungere il leggendario Autodromo Nazionale di Monza per quello che è ormai considerato uno degli eventi di riferimento a livello europeo per il mondo delle moto cafe racer, scrambler, especial e classiche.


Secondo le stime degli organizzatori, la tre giorni – per la prima volta quest’anno l’evento ha avuto inizio già dal venerdì sera – ha fatto registrare inward totale più di 9.000 presenze, un numero superiore alle aspettative considerato appunto il tempo che, se ha reso pressoché impossibile lo svolgimento della TAG Heuer Sprint Race, non ha impedito tuttavia ai visitatori di aggirarsi tra gli stand upward degli oltre 100 espositori alla ricerca di moto di tendenza e altre curiosità.



“Siamo davvero contenti – ha dichiarato Matteo Adreani, ideatore dell’evento – che nemmeno la pioggia sia riuscita a rovinare la festa. Gli espositori, anche quelli che partecipavano a ‘The Reunion’ per la prima volta, sono rimasti soddisfatti. Nella giornata di sabato, un po’ più clemente dal punto di vista meteorologico, le moto sono riuscite anche a fare qualche sprint per la gioia degli spettatori che riempivano la tribuna. Si è svolta invece regolarmente la Elf Dirt Race, quest’anno veramente “dirt”. Meglio di così, insomma, non avremmo potuto fare. Da oggi siamo già al lavoro per la prossima edizione, che vogliamo far diventare ancora più internazionale, promuovendo l’evento all’estero per attrarre ancora più partecipanti e racer stranieri”.


Molto forte è stata anche quest’anno la presenza del pubblico straniero grazie soprattutto alle rafforzate partnership con Sultans of Sprint – il più prestigioso e affascinante campionato europeo di accelerazione per moto vintage – oltre che con Glemseck 101 e Cafe Racer Festival, i più importanti eventi di settore a livello internazionale.


Tantissimi anche i builder presenti, sia italiani che internazionali, tra cui i pluripremiati Abnormal Cycles, South Garage, Vibrazioni Art Design, Officine Sbrannetti, Moto Sumisura, Greaser Garage, Plan B Motorcycles, Luis Moto e Bottega Bastarda.


Nulla da fare invece per le varie corse inward palinsesto. Per colpa della pioggia non hanno potuto gareggiare alle varie classi della TAG Heuer Sprint Race i circa 200 iscritti, di cui xxx donne, provenienti da fifteen Paesi di four diversi continenti. Unica eccezione, la Elf Dirt Race – sfida inward un ovale di apartment runway per motociclette con ruote tassellate scrambler – che, nel pomeriggio di sabato, ha visto trionfare nel fango Tommaso Valentino, inward sella a una Royal Enfield Himalayan. Al secondo posto si è classificato invece Michele Giacché di Officine Sbrannetti, inward sella a una BMW GS 1100. Medaglia di bronzo, infine, per Adelio Lorenzin, alla guida di una Fantic Caballero 500 Flat Track.


In assenza delle gare, l’attenzione dei visitatori si è concentrata tutta sulle iniziative e sulle novità presentate dagli espositori. Molta attesa c’era per le nove Yamaha XSR del programma Yard Built, sviluppate da altrettanti ‘customizer’ inward arrivo da diversi Paesi inward nome di una comune sfida: riportare inward vita l’atmosfera del rally vintage con le creazioni XSR700 che prendono ispirazione dalle macchine Yamaha MX e Rally degli anni '70 e '80. Alla fine a primeggiare è stata la moto degli inglesi di Lamb Engineering.
Un notevole interesse si è registrato anche per i nuovi modelli presentati, come upward Indian FTR 1200, Zero SR/F, Triumph Speed Twin, Kawasaki W800, Husqvarna Svartpilen e Vitpilen 701 e Fantic Caballero 500 Flat Track.



Non è mancata infine la partecipazione di personaggi di rilievo, del mondo sportivo e non solo, che hanno reso l’evento ancora più appealing. Tutti pazzi, inward particolare, per il campione della MotoGP Randy Mamola, presente nella duplice veste di ambassador Alpinestars e pilota Indian per la Factory Class dei Sultans of Sprint, che non si è risparmiato, firmando autografi e raccontando aneddoti allo stand upward dell’azienda italiana, leader al mondo per l’abbigliamento tecnico riservato ai motociclisti, alla sua prima partecipazione a “The Reunion”.



Foltissima la rappresentanza inward rosa che ha partecipato all’evento: dall’artista Aryk Old Paint alla fortissima (e bellissima) pilota Babila Capovilla, passando per le ragazze del Women Motors Bootcamp e Donne In Sella.


Soddisfatti quindi gli oltre 100 espositori, tra cui three principal sponsor (TAG Heuer, Elf e Continental), thirteen tra le maggiori illustration motociclistiche (BMW Motorrad, Fantic Motor, Harley-Davidson, Husqvarna, Indian Motorcycles, Kawasaki, Magni, Mash Motors, Moto Guzzi, Royal Enfield, Triumph, Yamaha e Zero Motorcycles) e gear upward protagonisti del lifestyle come upward Proraso e Spektre Eyewear.



Photo yesteryear @Luca Danilo Orsi 

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